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Capitello
1250
micascisto con tormalina (da S. Costanzo)
0216/PM
Altezza: 41 cm, Larghezza: 78 cm, Profondità: 78 cm
capitello di colonna con due ordini di foglie a forma di boccio palmettato, intervallate da rosoncini a doppia corolla.
Questo capitello è stato erroneamente datato al XV sec. dal Mallè (1965). E.PAGELLA (1990) lo ricollega alla seconda campagna scultorea attribuita a una maestranza piemontese della Sacra di S. Michele ( 1250 ca.), che vede un trattamento simile nel repertorio vegetale dei capitelli del coro vecchio. Si sviluppano allo stesso modo alcuni capitelli di S. Francesco di Susa e, rimanendo sempre in ambito piemontese-lombardo, anche parte dei capitelli di pilastri nel cortile del Castello di Pavia e un capitello del Palazzo del Broletto a Como. Infine, proprio a Dronero, un capitello piu' tardo del Palazzo Blanchi di Roascio (lato sud), documenta come questa tipologia si sia perpetuata nel tempo.

Per confronti:

A. M. ROMANINI, "L'architettura gotica in Lombardia", Roma 1965, tav. 11, 186-187 e testo relativo;

E. BREZZI ROSSETTI, L. MORO, "Cassine. San Francesco", Torino 1983.

Per confronti con i capitelli di San Francesco di Susa (intorno alla metà del XIII secolo) si veda:

A. CAVARGNA, "L'architettura e gli affreschi gotici della chiesa" in N. BARTOLOMASI, A. CAVARGNA, M. RUGGIERO, "San Francesco in Valle di Susa", Susa 1974, pp. 73, 80.

AA. VV., "Dronero. Un borgo rivisitato. Documenti e immagini", Cuneo 1989, p. 84.
Mallé L., 1965, p. 73,
Pagella E., La Sacra di San Michele. Storia Arte Restauri. I cantieri degli scultori, 1990, p. 99