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Cestino da dessert
c. 1735
porcellana dipinta e dorata
2666/C
Altezza: 10,5 cm, Larghezza: 15 cm, Profondità: 13,8 cm
Vaso quadrangolare con pareti bombate, poggiante su quattro piedini; ciascun lato presenta al centro una parte traforata a somiglianza di un cestino, bande dipinte con un motivo a reticolo in rosso e oro e con motivi floreali di ispirazione orientale ("indianische Blumen") in stile giapponese Kakiemon, sospesi a un baldacchino.
La Manifattura Imperiale di Vienna fu fondata nel 1717 da Claudius Innocentius Du Paquier, impiegato del ministero della guerra austriaco, con l'aiuto dell'arcanista Samuel Stölzl e del decoratore Christoph Hunger, ambedue provenienti da Meissen. Le difficoltà finanziarie, dovute tra l'altro a problemi di rifornimento delle materie prime, costrinse nel 1744 Du Paquier, allo scadere della licenza imperiale, a vendere la fabbrica allo stato. La produzione di questi primo periodo, di gusto barocco o imitazione orientale su influenza di Meissen, è molto rara; il Museo ne possiede un nucleo importante di una trentina pezzi, in gran parte giunti nel 1874 con il lascito del marchese Emanuele d'Azeglio, che della porcellana Du Paquier fu precoce conoscitore e collezionista.

Il cestino, di difficile realizzazione tecnica per la presenza dei trafori sulle pareti, era con ogni probabilità destinato alla tavola da dessert, per la presentazione della frutta fresca o candita. Non si conoscono altri esemplari di questa tipologia nella produzione della manifattura.
Chilton M., C. Lehner-Jobst C. et al., Fired by Passion. Vienna Baroque Porcelain of Claudius Innocentius Du Paquier, 2009, v. III, p. 1305