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Crocifisso con figure
XV
rame dorato; legno
0877/B
Altezza: 80.5 cm, Larghezza: 40 cm, Profondità: 11 cm, Spessore: 2.5 cm
croce
Croce astile. Recto: al centro Cristo in fusione, ai lati busti della Vergine e di San Giovanni Evangelista dolenti; in alto angelo orante e in basso la Maddalena. La lamina è decorata da rombi alternativamente lisci e punzonati con motivi circolari. Verso: al centro l'Eterno, in alto l'aquila, in basso l'angelo e ai lati il toro (sinistra) e il leone (destra). Lamina: cfr. recto. Al centro tre vetri azzurri (ne manca uno). Sui fianchi motivo vegetale a sbalzo. Nodo liscio in rame dorato. Intorno alla figura del Cristo quattro angeli in fusione. Il basamento è moderno.
La croce va assegnata all'ambito culturale lombardo sia per lo stile delle figure, sia per la morfologia (cfr. scheda 0874/B). Significativi confronti sono istituibili con le croci quattrocentesche di area comasca (O. ZASTROW,"Capolavori di oreficeria sacra nel comasco", Como 1984, p. 27, n. 6; p. 30, n. 12). La croce del Museo Civico è decisamente affine a quella apparsa alla mostra d'Arte Sacra tenutasi a Bologna nel 1900. Questa è stata assegnata all'inizio del Quattrocento ed attribuita ad un orafo lombardo, per il tipo di decorazione delle lamine e per il patetismo dei volti della Vergine e del San Giovanni Evangelista (D. TRENTO, in "Il tramonto del Medioevo a Bologna. Il cantiere di San Petronio", cat. della mostra a cura di R. D'AMICO e r. grandi, Bologna 1987, pp. 237 - 238). Cfr. Allegato (mancante). Cfr. scheda 0874/B
Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, p. 58