Piatto

Descrizione Grande piatto in maiolica con decorazione monocroma blu su fondo azzurro raffigurante, nel medaglione centrale, due cavalli, due uccelli e una lepre in fitta vegetazione, circondati da due bande decorative che raggiungono quasi il margine. Sul retro, filettature e sobrie decorazioni floreali.

Notizie Storico-Critiche Le notizie documentarie sulle fabbriche di ceramiche torinesi sono piuttosto modeste prima del Settecento. Nel 1646 nacque nella località del Regio Parco, per iniziativa del genovese Giovanni Giacomo Bianchi, una manifattura guidata dal 1649 da Nicola Conrado di Albissola, che importò nella capitale sabauda i decori d'origine orientale in uso nelle botteghe liguri. A questa fabbrica si riferisce un gruppo di maioliche a decoro ‘calligrafico-naturalistico’ in monocromia blu. Si tratta di una derivazione dalla porcellana cinese 'bianco e blu' del periodo Ming della seconda metà del Cinquecento, di cui vengono ripresi e rielaborati gli elementi vegetali (foglie di loto e di salice, fiori di pruno) e le raffigurazioni di animali (cervi, lepri, uccelli), adottando talvolta anche le partizioni in settori tipiche della Kraakporselan., ispirato alla porcellana bianco e blu cinese, di cui fa parte anche questo piatto, già appartenente alla collezione del marchese D'Azeglio donata al Museo nel 1874.

Grazie ad acquisizioni posteriori, il Museo ha radunato un prezioso nucleo di questa rara produzione (piatti 665/C, 2851/C, 3614/C, 726, vasi 2856/C I-II, brocca 3615/C).