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Fiasca
Fiasca
Anno
1730
Materiali
porcellana dipinta e dorata; argento
Inventario
2672/C
Dimensioni
Altezza: 38,1 cm
Soggetto
divinità marine
Descrizione
Fiasca con corpo tondeggiante appiattito lateralmente e lungo collo cilindrico, prese laterali a foggia di mascherone, piede ad anello. Il decoro dipinto in nero e oro comprende divinità marine e frergi a reticolo. Coperchio in argento niellato.
Notizie Storico-Critiche
La Manifattura Imperiale di Vienna fu fondata nel 1717 da Claudius Innocentius Du Paquier, impiegato del ministero della guerra austriaco, con l'aiuto dell'arcanista Samuel Stölzl e del decoratore Christoph Hunger, ambedue provenienti da Meissen. Le difficoltà finanziarie, dovute tra l'altro a problemi di rifornimento delle materie prime, costrinse nel 1744 Du Paquier, allo scadere della licenza imperiale, a vendere la fabbrica allo stato. La produzione di questi primo periodo, di gusto barocco o imitazione orientale su influenza di Meissen, è molto rara; Palazzo Madama ne possiede un nucleo importante di più di 50 pezzi, in gran parte giunti nel 1874 con il lascito del marchese Emanuele d'Azeglio, che della porcellana Du Paquier fu precoce conoscitore e collezionista.
La foggia è quella della fiasca da pellegrino, forse la stessa dal collo lungo che le fonti indicano per le bottiglie da Tokaj, il più famoso vino ungherese. La finissima decorazione monocroma, eseguita a penna con uno smalto nero contenente ossidi metallici e vetro al piombo, imita l'effetto delle incisioni; questo tipo di pittura, detta "Schwarzlot", derivava dalla pittura su vetro del Sei e del Settecento ed era una specialità della manifattura Du Paquier. Due bottiglie simili e due rinfrescatoi con decoro a "Schwarzlot" facevano parte del premio vinto nel 1729 a una gara di sparo dal conte Franz Wilhelm von Salm-Reiffenscheid.
Il soggetto figurativo deriva dalla serie di incisioni con la processione delle creature marine di Alessandro Temini, stampate a Venezia da Stefano Scolari verso il 1650, presenti nell'ampio repertorio di modelli grafici della manifattura e più volte utilizzati per la decorazione di pezzi di diverso tipo. Alla stessa fonte attingono infatti altre due fiasche di foggia analoga a questa, conservate rispettivamente al Museum of Art di Indianapolis (inv. 79.130a,b) e al Gardiner Museum di Toronto (G83.1.1231), e il rinfrescatoio per bicchieri di Palazzo Madama (inv. 2698/C).
Bibliografia
Chilton M., C. Lehner-Jobst C. et al., Fired by Passion. Vienna Baroque Porcelain of Claudius Innocentius Du Paquier, 2009, v. III, p. 1252,
Soffiantino M. P., Il Tesoro della Città, 1996, p. 111,
Sturm-Bednarczyk E., Claudius Innocentius du Paquier. Wiener Porzellan der Fruhzeit 1718-1744, 1994, p. 80 n. 71,
Maritano C., Emanuele d’Azeglio, collezionista a Londra, 2011
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