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Eco trasformata in sasso
c. 1530
maiolica
2747/C
Diametro: 26,3 cm
piatto
Eco
Francesco Xanto Avelli
Piatto in maiolica raffigurante a sinistra un uomo che si fa schermo col manto, al centro un Cupido alato con una freccia e la faretra, a destra due donne, di cui una è Eco il cui corpo si sta trasformando in roccia. Sul retro, smaltato, la scritta "Di Ecco i[n] saxo per] il crudo ama]e./fabula y".
Il soggetto, identificabile grazie all'iscrizione sul verso, narra il mito ovidiano di Narciso ed Eco, trasformata in sasso dopo essersi invano consumata nell'amore per il giovane.

Nella maniera tipica di Xanto, le figure sono tratte da incisioni. L’uomo sulla sinistra è dal Martirio di San Lorenzo di Marcantonio Raimondi da Baccio Bandinelli; le due donne da Le Muse e le Pieridi di Caraglio da Rosso Fiorentino; il Cupido dal Parnaso di Marcantonio da Raffaello.

Originario di Rovigo, Avelli (c. 1487-1542) si stabilì a Urbino verso il 1530, dove divenne famoso come pittore di maioliche, anche se non pare abbia mai avuto una bottega propria. Fu legato al duca Francesco Maria della Rovere, in onore del quale scrisse un'opera in versi dando prova di un talento letterario oltre che artistico. La sua attività, interamente dedicata all'istoriato, è attestata da diversi pezzi firmati e da altri attribuibili sulla base stilistica, per un totale di più di quattrocentoventi opere. Oltre a utilizzare con un sistema di "copia e incolla" varie incisioni come fonte per le sue composizioni, tra cui quelle di Marcantonio Raimondi da Raffaello, dipinse numerosi soggetti di propria invenzione.



Bibliografia

L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica, a cura di T. Wilson, C. Maritano, catalogo della mostra (Palazzo Madama, 2019), Allemandi, Torino, 2019, p. 103, n. 77
Maritano C., Le ceramiche di Palazzo Madama. Guida alla collezione, 2008