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Tavolo da centro
1843
legno di limone lastronato; legno di palissandro; avorio; argento; madreperla
1751/L
Altezza: 76,5 cm, Diametro: 140 cm
Emanuele Filiberto a cavallo / medaglioni / rosoni / trofei d'armi con stemmi sabaudi / figurine e panoplie / motivi dendromorfici
Peters Tommaso Enrico
Tavolo circolare da centro con supporto a balaustro poligonale su base circolare raccordata a quattro piedi a voluta. Questi erano avvolti da una foglia (attualmente smontata) dalla quale si sviluppava un fascetto di steli di cui uno, con doppia curvatura, raggiunge il balaustro poco più in alto dell'attacco con il piede, a sua volta arricchito da una corona di balaustrini a rocchetto (unico elemento decorativo applicato attualmente in opera). In corrispondenza dei due assi del piano si aprono nella cintura quattro cassetti con blocco a scatto. Il tavolo è interamente intarsiato a motivi dendromorfici stilizzati che si succedono o si alternano regolarmente: fioroni, foglie e palmette sul piede; palmette e fregi di steli sul balaustro e la cintura. Il piano, scompartito in sedici settori da altrettanti steli di palmette disposte a raggiera dal campo centrale occupato da una raffigurazione di Emanuele Filiberto a cavallo in atto a sguainare la spada di particolare evidenza policroma, è contornato da medaglioni, alternati a rosoni, contenenti trofei d'armi con stemmi sabaudi, figurine e panoplie
Il tavolo era originariamente nella camera da ricevimento del Re nel Castello di Pollenzo. La stampiglia con la data precisa lasciata dal Peters collocano questo tavolo di marcata impronta palagiana a confronto diretto con gli arredi eseguiti dall'ebanista inglese di S.M. per la reggia genovese. In questo caso lo spirito del quinto decennio del secolo traspare nella resa pittorica dell'intarsio, tessuto continuo e insistito cui la decorazione scolpita si sovrappone, come un richiamo nella terza dimensione.

Il medaglione centrale mostra Emanuele Filiberto a cavallo che rinfodera la spada dopo la battaglia di S. Quintino rifacendosi al modello di Marocchetti che si trova in piazza S. Carlo.
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