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Gruppo
1745 - 1750
terracotta
3476/C
Altezza: 33 cm, Larghezza: 31 cm
Giochi di putti (elemento dell'Aria)
Ladatte Francesco
Coppia di amorini con faretra, tortore, gabbia, sopra un' incastellatura di nuvole
I giochi di putti sono il tema più fortunato della produzione di Francesco Ladatte, “scultore in bronzi” di Carlo Emanuele III di Savoia, alla corte torinese e quello che meglio esprime la grazia briosa del suo gusto rocaille. Lo scultore li inserirà nei contesti decorativi più vari, dai gruppi profani agli ornamenti di arredi, altari e reliquiari. Il rilievo si lega al n. 3477/C; ambedue costituiscono i bozzetti preliminari alla realizzazione di un gruppo in metallo da porre nel “Regio giardino”, cioè ai Giardini Reali di Torino, cui si riferiscono pagamenti nel periodo 1745-1748. Il progetto di Ladatte non incontrò il favore dei committenti e al suo si preferì quello per la fontana delle Stagioni poi realizzata da Simone Martinez qualche anno dopo.

I due gruppi, con giochi di putti, simboleggiano gli elementi dell’Aria e del Fuoco: nel primo i putti, appoggiati su di una nuvola, sono muniti di faretra e gabbietta per uccelli; nel secondo una base di ceppi e rocce sostiene gli amorini con un aquilotto e una fiaccola.

Completano la serie altri due rilievi raffiguranti l'Acqua e la Terra, di proprietà della Galleria Sabauda, in deposito presso l’Ambasciata italiana a Parigi.
Mallé L., Mostra del Barocco Piemontese. Scultura, 1963, v. II, p. 48,
Griseri A., Il Tesoro della Città, 1996, p. 132,
Mallé L., Le sculture del Museo Civico d'Arte Antica, 1965, pp. 232-233,
Arnaldi di Balme C., La Reggia di Venaria e i Savoia. Arte, magnificenza e storia di una corte europea, 2007, v. II, p. 263,
Dardanello P., Rois & Mécènes. La cour de Savoie et les formes du rococo (Turin 1730-1750), 2015, pp. 144-147,
Fina G., L'argenteria torinese del Settecento, 2002, p. 51,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 118