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Scultura
1847 ca. - 1847 ca.
marmo
0276/PM
Altezza: 123 cm, Larghezza: 46 cm, Profondità: 33 cm, Altezza: 123 cm, Larghezza: 46 cm, Profondità: 40 cm
leoni
Due sculture. due leoni rampanti che fiancheggiano lo stemma dei conti Gerbaix de Somaz e Montdesir. Ved. sch. 275/PM.
(E. Romanelllo 2000) I due leoni provengono da Palazzo Graneri, Torino.

I due leoni, omessi dal catalogo del Mallé, furono sempre conservati nei depositi del Museo Civico, insieme allo stemma 275/PM. A conferma della loro sfortuna critica, basti dire che se ne ignorava il numero di inventario generale, rinvenuto in questa occasione (Inv. Generale n. 4593), il quale ha permesso di conoscere le modalità di acquisizione di tali oggetti: essi giunsero in museo insieme allo stemma dei conti Gerbaix de Sonnaz, posto sulla facciata di palazzo Graneri. L'edificio, con l'estinguersi nel 1843 della famiglia omonima, passò ai Gerbaix de Sonnaz, che lo occuparono fino al 1906: Giuseppe Maria (1784-1863), barone dell'Impero francese, gentiluomo di camera di re Carlo Alberto nel 1831, aveva infatti sposato nel 1814 Enrichetta Graneri de La Roche, ultima della sua stirpe (V. Spreti, vol. III, 1930, pp. 403-404). I due leoni tuttavia non sarebbero coevi allo stemma ottocentesco apposto sulla facciata del palazzo dai Gerbaix, ma troneggiavano sopra all'architrave del portale della costruzione già verso la fine del XVII secolo, posti a sostegno del blasone del conte di Mercenasco (troncato: al primo tre spighe in fascia, al secondo un mastio di tre torri), antico proprietario della dimora (L. C. Castello, 1991, p. 58): i leoni potrebbero essere quindi gli stessi raffigurati nei disegni del 1680 circa (Ibidem, p. 31, fig. 7: G. F. Baroncelli (?), Prospetto di palazzo Graneri su via Bogino). Occorre inoltre segnalare che i dati inventariali del museo contrastano con quelli di Castello, secondo il quale la contessa Giovanna Gerbaix de Sonnaz, ex proprietaria del palazzo, il 4 aprile 1932 avrebbe fatto rimuovere l'arma gentilizia con i due leoni (giunti poi al Museo Civico), mentre in base alla documentazione museale tali reperti risultavano nelle collezioni già dal 1925.
Castello L. C., Palazzo Graneri dal 1858 sede del circolo degli Artisti di Torino, 1991, p. 31, fig. 7, p. 58, fig. 30,
Spreti V., Enciclopedia storico-nobiliare italiana, 1928-1935, vol. III, pp. 403-404