Ostensorio ambrosiano

Descrizione Ostensorio di tipo ambrosiano con piede a base circolare, su cui s'innesta un fusto avente ancora sezione circolare, segnato da piu' nodi e sostenente un ricettacolo cilindrico. La sottocoppa è rifinita da un giro di foglie lanceolate, che si ripete sulla sommità del coperchio, sormontato da una piccola croce. File di perline in rilievo segnano i bordi del piede, della coppa e del coperchio. La teca è incorniciata da un bordo superiore simulante tendaggi.

Notizie Storico-Critiche L'oggetto, conservato nella cassaforte dell'Istituto delle Figlie dei Militari, per motivi di sicurezza venne trasferito in deposito temporaneo presso il Museo Civico d'Arte Antica. Il trasferimento, che riguardò altri oggetti di arredo liturgico, provenienti verosimilmente dalla cappella di Villa della Regina, fu richiesto dal presidente dell'Istituto Figlie dei Militari Maria Ghisaura e fu autorizzato dall'allora Soprintendente Rosalba Tardito Amerio. Il ritiro fu effettuato dalla conservatrice del Museo Civico Silvana Pettenati il 30 giugno 1982 (Torino, Archivio dei Musei Civici, Carte Amministrative Annuali 1740-1743, 1982, Depositi Arte Antica, prot. 1784; Torino, Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, Archivio Corrente, faldone Villa della Regina-Istituto Figlie dei Militari, fascicolo 4). Sul bordo del piede è ancora visibile una marca di controassaggio definita da un ovale perlinato, in cui sono inscritte le iniziali MP: si tratta del marchio di Matteo Promis, documentato dal 1787 al 1816, all'inizio come allievo assaggiatore insieme a Giuseppe Fontana, successivamente, nel 1814, come Tesoriere della Zecca. Intorno al 1792, anno segnato sull'ostensorio, Matteo Promis è già in carica come assaggiatore insieme a Giuseppe Vernoni, Giuseppe Fontana e B. Bernardi (A. Bargoni, 1976, pp. 8, 29, 30, tav. IV, figg. 6-10).