Cassetta

Descrizione L’esterno della cassa è decorato sui lati maggiori da lamine traforate applicate che presentano intrecci e motivi arabeggianti, e, sulla parte superiore del coperchio, tralci abitati con terminali a teste beccute; sui cantonali, corrono lastre fermate da bullette con incise chiocciolature, piccoli cirri e motivi arabeggianti. Tracce di doratura si ritrovano sui pilastrini che scandiscono la cassa, sulle maniglie, sulle lamine traforate e sui piedini a rotella. Sul coperchio emergono 5 testine barbute con copricapo orientale: quella centrale, mobile, nasconde la toppa per l’inserimento della chiave. L’ingegno di chiusura del forziere, a 32 chiavistelli, è occultato, all’interno del coperchio, da una lastra su cui è incisa una scena con un cervo e una lepre che fuggono da tre cani.

Notizie Storico-Critiche Un cofanetto con motivi cesellati e incisi molto simili a quelli della cassetta, assegnato ad arte bresciana del primo secolo XVI, è conservato al Museo del Castello Sforzesco di Milano.

Non si può escludere tuttavia l'attribuzione a manifattura della Germania meridionale, già avanzata nel catalogo del Museo del 1905. In particolare le botteghe di Norimberga si specializzano nel tardo Cinquecento e nel Seicento nella produzione di forzieri di piccole dimensioni, omogenei per l'esuberanza dell'ornato e la complessità del meccanismo di sicurezza, non di rado a vista all'interno del coperchio, e confrontabili con l'esemplare torinese.