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Dipinto
XVI
tempera su tavola
0441/D
Altezza: 113 cm, Larghezza: 47 cm, Profondità: 2 cm
Santa Caterina
Maestro di Crea
S. Caterina. Cornice lignea, dorata.
Per il pannello G. Romano, 1970, p. 15, avanza dubitativamente il nome di Aimo Volpi.

G. Romano, 1996: tavola laterale di un piccolo trittico. L'attribuzione a Martino Spanzotti, con cui entrò nel Museo su parere di Zeri, Viale e Griseri, destò subito delle perplessità, per qualcosa di diminutivo riconoscibile nell'esecuzione, non certo nell'invenzione, di gentile mansuetudine e di quieto e accattivante risalto cromatico; sembra ancora convincente l'ipotesi che possa trattarsi di Aimo Volpi, cognato di Martino Spanzotti, ampiamente documentato a Casale e presente con opere significative anche a Saluzzo, in Duomo e in San Giovanni. Tale proposta si appoggia su stringenti affinità stilistiche con Martino Spanzotti, su una traccia documentaria imponente e su una tavola con i santi Rocco e Vincenzo Ferreri della collezione Kress (ma di provenienza piemontese) con la scritta "BA. F. 1496", da leggere alla luce della collaborazione di Aimo Volpi con il fratello pittore Balzarino.

Ancora Romano (2004), attribuisce la tavola al Maestro di Crea :" sottolineando un leggero anticipo cronologico della sua formazione rispetto ad Aimo Volpi e al fratello minore Balzarino".
Mallé L., Spanzotti Defendente Giovenone, 1971, pp. 16, 136,
Mallé L., Le arti figurative in Piemonte dalle origini al periodo romantico, 1961, p. 167,
Romano G., Casalesi del Cinquecento. L'avvento del manierismo in una città padana, 1970, p. 15, nota 4,
Mallé L., Museo Civico d'Arte Antica. I dipinti, 1963, p. 183,
Romano Giovanni, Di fino colorito. Martino Spanzotti e altri Casalesi.. scheda n. 1, 2004, p.58,
Il Tesoro della Città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama, 1996, pp. 18-19,
Griseri A., Il catalogo dei dipinti del Museo d'Arte Antica, 1965, p. 582