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Santa Monica
1489
tempera su tavola
0787/D
Altezza: 43.5 cm, Larghezza: 30.3 cm
tavoletta
bottega orafa dei Baglione
tavoletta a fondo oro raffigurante Santa Monica a mezzo busto.
cfr. scheda 786/D.

L' attribuzione, accolta da Giovanni Romano, é riferita ad un maestro attivo a Pavia, la cui produzione viene generalmente riunita intorno alla tavola con la " Madonna in trono col Bambino e monache" conservata alla Pinacoteca Malaspina. Quest' ultimo dipinto è corredato da un' iscrizione di dubbia autenticità che indica il nome dell' autore e la data dell' esecuzione:

"opus reveren. dne. andriole de barrachis huius monasterii abbatise 1489". Andriola De Barrachis è documentata come badessa del monastero di San Felice tra il 1446 ed il 1504, dove promosse importanti lavori di ristrutturazione. La critica recente ha tuttavia abbandonato l' ipotesi di una sua attività pittorica interpretando l' iscrizione come riferimento al suo ruolo di committente; da qui il nome di "Maestro di Andriola De Barrachis". Le due tavolette offerte dal dott. Cairo potrebbero essere i due laterali superiori del coronamento di un polittico di cui, attualmente, sarebbe nota solo la tavola centrale della pinacoteca pavese.

Per la storia della pittura in Piemonte, l' importanza di questo maestro risiede nella personale rielaborazione di influenze foppesco-spanzottiane, in singolare parallelo con il cosiddetto Maestro di Crea, forse da riconoscere in Pietro Spanzotti, padre di Giovan Martino.

Antiquari piemontesi in mostra, 2002, p. 2: A tali influenze si unirebbero suggestioni della pittura ferrarese del '400; il fondo oro conferisce particolare eleganza alla composizione, dove la preziosità e la minuzia descrittiva delle aureole punzonate e dei codici tenuti in mano dai due santi si coniugano alla resa spaziale dei corpi e all'organico trattamento dei panneggi, che collocano le due figure in uno spazio comunque tridimensionale.
Romano G., Opere e giorni. Studi su mille anni di arte europea dedicati a Max Seidel. Il polittico di Marco Scarognino alla Pinacoteca di Varallo e il Maestro della cappella di Santa Margherita a Crea, 2001, p. 384, nota 13,
Tanzi M., La pittura in Lombardia. Il Quattrocento. Pavia, 1993, pp. 121-123,
Tanzi M., Pittura a Pavia dal Romanico al Settecento. Da Vincenzo Foppa al Maestro delle Storie di Sant' Agnese (1458-1517), DATO MANCANTE, pp. 77, 210-11, 213, 215,
Vannutelli C., Paragone. Intorno a Leonardo Vidolenghi. Problemi di pittura pavese di secondo Quattrocento., 1995, pp.3-29,
Natale M., Museo d' Arte Antica del Castello Sforzesco. Pinacoteca. Pittore pavese, 1485-90, 1997, scheda pp. 230-233, cat. 167,
Careddu G., Castronovo S., Corrado F., Pagella E., Soffiantino M.P., Thellung C., Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Acquisti e doni 1971-2001, 2004, p. 131,
Albertini Ottolenghi M.G., Pavia. Pinacoteca Malaspina. Andriola De Barrachis, Madonna in trono col Bambino e monache, 1489, 1981, scheda pp.159-160