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Scritta centrale
1770 - 1780
porcellana dura dipinta e dorata
0746/C
Diametro: 6.5 cm, Altezza: 6 cm, Larghezza: 8.5 cm
tazza con piattino
Il servizio, incompleto (cinque tazze e cinque piattini; caffettiera e zuccheriera hanno i nn. 2272 e 2273/C) presenta un decoro a fiori viola sparsi o radunati a mazzi, e a ghirlande di fiori, anch’essi viola, che racchiudono le scritte di dedica dipinte in oro. I bordi sono dorati. Il manico della caffettiera, a sezione esagonale, imita un ramo fogliato.
Il nome di " Raicend Angelique" compare negli elenchi della clientela di Cozzi databili tra il 1775 e il 1789 per un debito di 85 lire venete (ASVe, Inquisitorato alle Arti, b.98, fasc. Majoliche, Porcellane, e Terraglie Fabbrica di Venezia, „Crediti da riscuotere“, c. 7; cit. in Stazzi 1967, p. 173). Si tratta con ogni probabilità di Marie Angelique Bonnardel, moglie di Jacques Reycends (o Reycend) e madre dei librai torinesi Joseph e di Jean Joseph, ricordata nell'atto costitutivo della nuova società “Reycend frères” del 2 novembre 1797 (ASTO, Sezioni Riunite, Tribunali, Torino, Consolato di Commercio, Atti di società, m. 1, fasc. 21). I Reycends e i Bonnardel erano mercanti librai originari di Briançon, ma attivi a Torino dagli inizi del Settecento e divenuti tra i principali fornitori di Casa Savoia. Erano tra l'altro buoni clienti dei Remondini di Bassano (Braida 1995, pp. 271-272). Il servizio fu acquistato dall’antiquario torinese Ettore Mentore Pozzi nel 1924 e donato al Museo Civico di Torino nel 1932. Una tazzina appartenente allo stesso insieme è stata donata a Palazzo Madama da Paolo Tedeschi nel 2019 (inv. 1972): si tratta di un rimpiazzo realizzato nella fabbrica di Vinovo sotto la direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti (1780-1815), fatto che confermerebbe la presenza ab antiquo del servizio in Piemonte.



cfr. schede 2272/C e 2273/C

Si veda Geminiano Cozzi e le sue porcellane 2016, p. 160, cat. 85 (scheda di Cristina Maritano)