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XVI secolo inizio
arenaria di Langa (?)
0452/PM
Altezza: 106 cm, Larghezza: 79,5 cm, Profondità: 15,2 cm
Stemma della famiglia Faiditi di Coazze
Stemma della famiglia Faiditi di Coazze
La modalità di acquisizione dello stemma da Carlo Borgna per 125 lire (Inv. Generale n. 3909), curiosamente non compare nell'Inventario Particolare (n. 351) né nella scheda del Mallé (1965), il quale conferma la datazione dell'oggetto data dagli inventari all'inizio del XVI secolo e ne sottolinea la buona esecuzione.

Lo stemma venne attribuito sin dall'ingresso in Museo ai Pasella, il cui nome deriva da un Paselo di Saluzzo che intorno al 1170 teneva il luogo di Moretta: i suoi discendenti beneficiarono l'abbazia di Staffarda nel 1180 e nel 1189 e 1197 il vescovo di Torino Arduino di Valperga investì Anselmo di una parte di Moretta (A. Manno, vol. XXII, p. 127). Da questi ebbe origine il ramo Pasella di Fossano, insediatosi nel 1260 in tale città, dove divenne una delle dodici famiglie di piazza; tale casato si estinse però molto presto tanto che l'ultimo esponente nominato dal Muratori nella sua storia di Fossano è un certo Giovanni "eccellente dottore", che a nome di Giacomo d'Acaja era nel 1338 giudice di Pinerolo (G. Muratori, 1787, p. 76); non si è trovata traccia purtroppo in tale famiglia di un Giovanni Francesco, probabile scioglimento delle iniziali "GF".

La precoce scomparsa della famiglia dai documenti, malgrado il Della Chiesa nel 1655 la annoveri ancora tra le famiglie nobili fossanesi, contrasterebbe con la datazione dello stemma del museo all'inizio del XVI secolo. Le lettere "G F" potrebbero essere magari le iniziali del nome e del cognome del personaggio a cui si riferiscono stemma ed iscrizione, da non interpretarsi quindi "Giovanni Francesco", come si era pensato in un primo momento; l'indagine si è quindi spostata su famiglie fossanesi che iniziassero per "F" e che avessero un blasone analogo al 452/PM: non essendo riusciti a rintracciarne, su suggerimento di Luisa Gentile si propone un'attribuzione alla famiglia Faiditi di Coazze, un casato di notevole importanza che diede diversi monaci all'abbazia di San Michele della Chiusa: avente per arma: d'argento, al leone di rosso, coronato, linguato ed armato di azzurro, in base al consegnamento del 1613: tra i membri di tale casato compare, nella prima metà del XVI secolo, un Gian Ludovico, ammogliato senza linea, che ebbe un figlio naturale.
Della Chiesa F. A., Fiori di Blasoneria per ornar la Corona di Savoia con i freggi della Nobiltà, 1655, pp. 48, 73,
Muratori G., Memorie storiche della città di Fossano, 1787, p. 76,
Mallé L., 1965, p. 252,
Manno A., Il patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, araldiche e feudali desunte da documenti, 1895-1906, vol. XI, p. 317,
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Romanello E., Emblemi di pietra. Araldica e iscrizioni piemontesi, 2008, pp. 75-76,
Romanello E., Emblemi di pietra. Araldica e iscrizioni piemontesi, 2008, pp. 75-76