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Ancona
Ancona
Anno
c. 1535
Materiali
legno di quercia intagliato dipinto dorato e argentato
Inventario
1776/L
Dimensioni
Altezza: 200 cm, Larghezza: 180 cm, Profondità: 24,8 cm
Soggetto
storie della Vergine; Infanzia di Cristo
Artisti
Moreau Robert ? (bottega di)
Ambito culturale
dinastia Qing (1644-1911)
Descrizione
Ancona con storie della Vergine e dell' Infanzia di Cristo. La narrazione ha inizio in alto a sinistra con lo Sposalizio della Vergine, secondo la tradizione dei vangeli apocrifi; seguono, da sinistra in basso, la Natività, la Circoncisione e l'Adorazione dei Magi; in alto a destra la Presentazione di Gesù al tempio e infine, al centro, la Morte della Vergine. La pala era originariamente dotata di sportelli dipinti, ora perduti.
Notizie Storico-Critiche
Proviene dalla chiesa abbaziale di Santa Maria a Staffarda, dove decorava uno degli altari laterali. Nel 1847, per ordine di Carlo Alberto, l'ancona (insieme con gli stalli intagliati del coro) venne rimossa dall' abbazia e consegnata all' ebanista Gabriele Capello che adattò gli stalli per la chiesa parrocchiale di San Vittore a Pollenzo e fece verosimilmente un intervento di manutenzione sulla pala, poi collocata nella cappella del castello di Pollenzo, residenza di villeggiatura dei Savoia (Archivio Storico Ordine Mauriziano, Torino, Staffarda, m. 50, fasc. 1280).
Capolavoro di virtuosismo tecnico sia nella microscultura sia nella raffinata policromia, l'opera è un esempio dell'eccellenza raggiunta dalle botteghe di intagliatori di Anversa. Giunse a Staffarda negli anni in cui era abate commendatario Giovanni Ludovico di Saluzzo (1510-1538), secondogenito del marchese Lodovico II e di Margherita di Foix. Personaggio travagliato, cercò di imporsi al governo del marchesato dopo la morte del fratello primogenito ma fu arrestato per ordine del re di Francia e imprigionato a Parigi dal 1529 al 1536. Continuò tuttavia a seguire, presumibilmente attraverso un vicario, le opere intraprese per dotare la chiesa abbaziale di un magnifico corredo di arredi con l'impiego di artisti internazionali.
Verso la fine del XV secolo Anversa, il più importante porto d'Europa e capitale dei commerci internazionali di opere d'arte e oggetti di lusso, diviene il principale centro di produzione delle ancone d'altare negli antichi Paesi Bassi. Per soddisfare l'altissima richiesta del mercato sia interno sia internazionale, queste opere venivano prodotte in grande quantità, con caratteri standardizzati nell'impianto e nelle formule decorative e iconografiche (i temi più sovente sviluppati erano le storie della Vergine e la Passione di Cristo). All'interno delle botteghe collaboravano artisti diversamente specializzati nella scultura, nella pittura e nella doratura; sull'organizzazione del lavoro e la qualità dei prodotti sorvegliava la Gilda (corporazione) di San Luca, che apponeva i suoi marchi di controllo sui manufatti finiti.
Lo spazio dell'ancona è suddiviso in singoli scomparti nei quali i personaggi, scolpiti a tutto tondo, si muovono muovono all'interno di uno scenario architettonico, come in un piccolo diorama. Le figure che animano questa sorta di prezioso teatrino rivelano il linguaggio manieristico e le modalità narrative, radicate nella tradizione fiamminga, delle opere attribuite alla bottega di Robert Moreau, attiva ad Anversa nella prima metà del Cinquecento.
Bibliografia
Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama. Medioevo Rinascimento Barocco. Acquisti e doni 1996-2001, 2002, p. 5,
Palazzo Madama. Guida, 2011, p. 49,
Il Museo Civico di Arte Antica di Torino. Opere scelte, 2006, p. 34,
Pettenati S., Pollenzo. Una città romana per una "real villeggiatura romantica". Mobilità degli arredi del castello, 2004, pp. 303-315,
Gentile G., La fede e i mostri. Cori lignei scolpiti in Piemonte e Valle d'Aosta. Il coro dell'abbazia di Staffarda, 2002, p. 274,
Gentile G., Guida all'Abbazia di Staffarda e al Parco fluviale. Tra ultimo gotico e rinascimento settemntrionale. Arredi intagliati e sculture lignee per la chiesa abaziale, 1999, pp. 93, 95-96,
Binaghi Olivari M.T., Scultori e intagliatori del legno in Lombardia nel Rinascimento. Annone Brianza: il polittico anversese nella Chiesa di San Giorgio, 2002, pp. 213, 215-216,
Careddu G., Castronovo S., Corrado F., Pagella E., Soffiantino M.P., Thellung C., Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Acquisti e doni 1971-2001, 2004, p. 139,
Gentile G., L' abbazia di Staffarda e l' irradiazione cistercense nel Piemonte meridionale. Orizzonti europei del gusto di un abate commendatario e marchese dalla vita travagliata: Giovanni Ludovico di Saluzzo, 1999, pp. 357-359,
Gentile G., Tra Gotico e Rinascimento. Scultura in Piemonte, 2001, pp. 140-141,
Gentile G., Gotico sulle vie di Francia. Opere dal Museo Civico di Torino, 2002, pp. 154-155
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