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Strumento musicale
XIX sec.
legno; cuoio; corda; argilla; terracotta; pelle; fibre vegetali
0002/SM
Altezza: 49 cm, Altezza: 15,5 cm, Altezza: 41 cm, Larghezza: 23 cm, Altezza: 33 cm, Altezza: 49 cm, Diametro: 34 cm, Altezza: 22 cm, Diametro: 26 cm, Diametro: 25 cm
tamburi e lire
Sette strumenti musicali (tre a percussione, quattro a corda) di cui tre a forma di tamburo e quattro in pelle e corda.
Raccolti dal marchese Aynardo Benso di Cavour (1833-1875) nei suoi viaggi extraeuropei.



Il tamburo a caldaia (Rif. Inv. Top. 1710) ha un corpo in terracotta. L’apertura è chiusa da una membrana di pelle di forma irregolare collegata da tiranti del medesimo materiale. È presente un corpo intermedio formato dall'intreccio dei tiranti verticali e di un cordoncino di pelle orizzontale. Sotto il bordo superiore si dipartono due maniglie in pelle. Ad una di esse è inoltre collegata una doppia corda intrecciata. La distribuzione non uniforme del peso dell’oggetto, con maggiore concentrazione alla base, può far supporre che all’interno dello strumento sia stata inserita una zavorra per aumentarne la stabilità.

La lira (Rif. Inv. Top. 1821) ha una cassa di risonanza semicilindrica rivestita in pelle, sulla parte appiattita; nella parte posteriore è suddivisa in una fitta rete di tiranti ricavati dalla stessa pelle, incrociati ad angolo retto. Giogo orizzontale sostenuto da due bracci verticali. Le corde lacunose e aggrovigliate, così come il braccio lacunoso e la pelle di rivestimento. La lira (rif. Inv. Top. 1826) presenta una fascetta di tessuto che collega i due bracci e un plettro ligneo legato ad un cordino.
Borgarello F., Gli strumenti musicali del Museo Civico di Numismatica Etnografia Arti Oruentali: schedatura e catalogazione, 2000, pp. 124-154,
Bassani, E., Gli antichi strumenti musicali dell'Africa Nera : dalle antiche fonti cinquecentesche al Gabinetto armonico del padre Filippo Bonanni, 1978