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Tralci ondulanti
1600 - 1699
lino; merletto a fuselli a fili continui con tralci e motivi in punto tela con bordi leggermente traforati e fondo a rete a maglie del tipo “cinq trous” lavorato irregolarmente. Il piede è formato da un sottile nastrino in punto tela.
2370/T
Altezza: 4,5 cm, Larghezza: 77 cm
bordo
Bordo lino merletto / Trimming linen lace
Il bordo presenta un disegno irregolare a piccoli tralci ondulanti ramificati, disposti parzialmente sfalsati. Il decoro risulta difficilmente identificabile a causa del cattivo stato di conservazione.
Il merletto, in cattivo stato di conservazione e molto consunto, è formato da quattro frammenti (di 27, 24, 26 cm) uniti sommariamente con cuciture. Il motivo, quasi illeggibile per la consunzione e per il disegno molto confuso, sembra ispirato ai tralci fioriti di gusto tardo barocco, ma irrigiditi in una semplificazione che caratterizza la produzione provinciale di area soprattutto italiana nel XVIII ma anche nel XIX secolo, codificati nella tradizione popolare. A una produzione periferica, ipotizzata anche da Mottola Molfino, riconduce anche la tecnica a fili continui, diffusa in varie aree europee tra cui Fiandre e Italia, e la lavorazione piuttosto irregolare con filato non sottile e l’idea del recupero di piccoli frammenti molto consumati, indice di un’idea di “riuso” tipicamente popolare.

Una tipologia simile, lavorata “a disegno sciolto” cioè senza un cartone preciso, è definita dalla Ricci (1911, figg. 21, 22, 23 e tav. 68) come tipica dell’Abruzzo, della zona di Pescocostanzo.