Tralcio ondulante / motivi floreali stilizzati

Descrizione Il telo è ornato da due diversi tramezzi: due più alti nei lati brevi e quattro più basse, nella parte centrale dei lati maggiori e in prossimità del margine in quelli minori. Nel tramezzo più alto si snoda con anse regolari un ramo ondulante da cui spuntano fiori e foglie di quercia, tra due basse cornici formate da una teoria di rametti fioriti contrapposti sui due lati. Nel tramezzo più basso un nastro quadrettato forma anse regolari da cui fuoriesce un piccolo tronco con una grande infiorescenza, alternativamente disposta verso il basso e verso l’alto.

Notizie Storico-Critiche Non è possibile determinare la destinazione originaria di questo telo di piccole dimensioni, forse nell’arredo, domestico o sacro. Secondo Mottola Molfino per le dimensioni e la disposizione del decoro potrebbe essere stato utilizzato come coperta da neonato, da ripiegare in modo che le fasce ricamate più importanti restino in vista, come si osserva in vari ritratti di infanti dipinti nel sec. XVI; coperte di questo tipo sono state collezionate in gran numero alla fine del XIX secolo proprio dal direttore del Museo Nazionale di Palermo, Giuseppe Solinas, e sono ancora ivi conservate.

Il disegno, derivato dai rami ondulanti diffusi nel XVI secolo, è molto semplificato e fa pensare a una produzione attardata, che potrebbe collocarsi in Italia meridionale per la diffusione di questo tipo di decori sino al XIX secolo. Elementi che inducono a tale attribuzione, come già evidenziato da Mottola Molfino, sono la tela lucida e sottile, pochissimo usata, i tramezzi ricamati su un buratto di lino tinto color senape, così da renderlo simile a quelli antichi in seta o in lino greggi; la frangetta di finitura, che è stata realizzata all'uncinetto con occhielli e caprioli che imitano le puntine a fuselli degli esemplari antichi.