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XVI secolo -
calcedonio/sardonice, lavorato con scalpellini, frese e punta fine
0619/PM
Altezza: 23 mm., Larghezza: 30 mm., Spessore: 7 mm.
pendente
scultore aostano
Cammeo lavorato con scalpellini e frese a basso rilievo in conchiglia su di una base in agata. L'abbozzo preliminare delle masse corporee e del carro è ottenuto con scalpellini, mentre l'incisione miniaturistica dei particolari è eseguita con una punta finissima, verosimilmente litica. Il cammeo è inserito in un pendente di forma ovale con bordo sottilmente scanalato in oro di dimensioni 24x33x7. Il retro è lavorato a granulazione ed è decorato da un motivo a smalto di colore blu, bianco e rosa che descrive una rosetta centrale, circondata da lunghe foglie d'acanto. Altri motivi vegetali sono raffigurati ai punti cardinali. L'anellino per sopsensione decorato da striature di colore bianco e blu ha un diametro di 0,2 cm. Il soggetto raffigurato è il trionfo di Ariadne, su carro trainato da due leoni. Un amorino trattiene le redini. Da destra: è raffigurato un sileno nudo incedente verso sinistra, trattiene con la mano un tirso verticale. Pan in primo piano incede verso sinistra e suona una sirinx. Al centro è ariadnenuda, seduta di 3/4 a sinistra, viso e gambe di profilo; braccio sinistro proteso in avanti, in mano una freccia obliqua. Un lembo del manto svolazza alla spalle della figura. L'acconciatura è a corona di capelli e chignon. Un piccolo amorino è raffigurato in volo di profilo a destra, verso afrodite in atto di offrirle una ghirlanda. Alle spalle dei leoni sono raffigurati tre sileni con tirso, due di essi sono in atto di suonare il corno. L'ultimo personaggio a sdetra è verosimilmente Apollo che trattiene con il braccio sinistro una piccola lira. Il manto scende formando un lungo lembo e si attorciglia alla coscia. I capelli sono raccolti intorno alla fronte. Il cammeo è di ottima qualità e l'esecuzione di chiaro gusto ellenizzante.
Cammeo lavorato con scalpellini e frese a basso rilievo in conchiglia su di una base in agata. L'abbozzo preliminare delle masse corporee e del carro è ottenuto con scalpellini, mentre l'incisione miniaturistica dei particolari è eseguita con una punta finissima, verosimilmente litica. Il cammeo è inserito in un pendente di forma ovale con bordo sottilmente scanalato in oro di dimensioni 24x33x7. Il retro è lavorato a granulazione ed è decorato da un motivo a smalto di colore blu, bianco e rosa che descrive una rosetta centrale, circondata da lunghe foglie d'acanto. Altri motivi vegetali sono raffigurati ai punti cardinali. L'anellino per sopsensione decorato da striature di colore bianco e blu ha un diametro di 0,2 cm.

Il soggetto raffigurato è il trionfo di Ariadne, su carro trainato da due leoni. Un amorino trattiene le redini. Da destra: è raffigurato un sileno nudo incedente verso sinistra, trattiene con la mano un tirso verticale. Pan in primo piano incede verso sinistra e suona una sirinx. Al centro è Ariadne nuda, seduta di 3/4 a sinistra, viso e gambe di profilo; braccio sinistro proteso in avanti, in mano una freccia obliqua. Un lembo del manto svolazza alla spalle della figura. L'acconciatura è a corona di capelli e chignon. Un piccolo amorino è raffigurato in volo di profilo a destra, verso afrodite in atto di offrirle una ghirlanda. Alle spalle dei leoni sono raffigurati tre sileni con tirso, due di essi sono in atto di suonare il corno. L'ultimo personaggio a destra è verosimilmente Apollo che trattiene con il braccio sinistro una piccola lira. Il manto scende formando un lungo lembo e si attorciglia alla coscia. I capelli sono raccolti intorno alla fronte. Il cammeo è di ottima qualità e l'esecuzione di chiaro gusto ellenizzante.

Un confronto puntuale è rappresentato da un altro medaglione decorato a smalto del Kunsthistorischen Museum di Vienna, opera di un intagliatore italiano del XVI secolo (Eichler F., Kris E. Die Kameen in Kunsthistorischen Museum, 1929, Wien) che raffigura la fanciulla in carro trainato da due cavalli. Un carro trainato da leoni si veda un altro cammeo della metà del XVI secolo, opera di un artista italiano (Weber, Kostbare Steine. Die Gemmensammlung des Kurfursten Johann Whielm von der Pfalz, Munchen 1992).
Collezioni del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Cammei, intagli e paste vitree, 2009,
Arnaldi di Balme C., "Il nostro pittore fiamengo". Giovanni Caracca alla corte dei Savoia (1568/1607), 2005, pp. 124-125,
A.A. V.V., Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia., 2016, 348