Frutti antichi, selvatici e in genere “dimenticati”: in giardino si trovano alberi da frutto molto noti e coltivati un tempo e oggi raramente presenti nei frutteti o sulle nostre tavole come il cotogno (Cydonia oblonga), il Sorbo (Sorbus domestica) e il Nespolo europeo (Mespilus germanica). Molto importante è la riscoperta di cultivar o varietà antiche di frutti che hanno subito una rapida evoluzione nei secoli con grandi differenze anche a livello regionale; per questo la spalliera di peri che cinge l’orto è formata da Martin Sec e Madernassa, noti sin dal 1400 in Piemonte. Un discorso a parte meritano i piccoli frutti e le specie selvatiche , specie molto utilizzate nel passato perché presenti in boschi e prati a livello spontaneo e oggi raramente coltivati se non addirittura quasi assenti: tra i piccoli frutti troviamo l’uva spina (Ribes uva-crispa), il cassis o ribes nero (Ribes nigrum) e il prugnolo (Prunus spinosa) mentre i frutti selvatici formano siepi molto apprezzate da uccellini, farfalle e insetti e colorano il giardino soprattutto nel periodo estivo e autunnale con Biancopsino (Crataegus monogyna), Corniolo (Cornus mas), Azzeruolo (Crataegus azarolus).