Palazzo Madama propone nuovi appuntamenti face-to-face di 10 minuti per scoprire i segreti della creazione artistica attraverso uno sguardo interdisciplinare: oltre a Enrica Pagella, direttore del museo, gli incontri saranno infatti condotti da personalità provenienti dal mondo dell'informazione, della gestione dei beni culturali, dell'impresa e della scrittura che accompagneranno il pubblico alla scoperta del museo e delle mostre temporanee.
Sabato 12 luglio 2014 ore 11.30 Dai Pirenei alle Alpi. Il restauro di un cancello in ferro forgiato del Duecento
A cura di Paola Elena Boccalatte e Simonetta Castronovo
L’ultimo degli Art Speed Date prima dell’estate, è dedicato alla presentazione in anteprima di un cancello medievale in ferro forgiato appena restaurato ed esposto a partire dal 12 luglio nel Lapidario del Piano Fossato.
Si tratta di un raro esempio realizzato probabilmente da una bottega itinerante proveniente dalla Francia o dalla Penisola iberica e attiva in Valle d’Aosta intorno al 1200.
Forse un tempo collocato a chiusura di una cappella di un castello o di una chiesa, è molto simile a una “inferriatina” oggi perduta, rinvenuta nel 1898 da Alfredo d’Andrade a Verrés (Valle d’Aosta). Se si eccettua tale confronto, le testimonianze di questo tipo di produzione si limitano, in Italia, alla griglia che chiude la cripta di San Colombano a Bobbio (Piacenza).
L’opera, entrata in Museo per acquisto nel 1878, segna l’inizio di numerosissimi ingressi di manufatti medievali in ferro - serrature, chiavi, picchiotti, cofanetti -, che caratterizzeranno il periodo della direzione di Vittorio Avondo (1890-1910) e che oggi sono esposti al secondo piano di Palazzo Madama.
Il restauro del cancello e il suo inserimento nel percorso espositivo sono stati realizzati grazie al progetto MEMIP – Medieval Enamels, Metalworks and Ivories in Piedmont finanziato da Regione Piemonte (2009-2014).
Simonetta Castronovo, dopo la laurea in Storia dell'Arte Medievale a Torino, ha frequentato la Scuola di Specializzazione, ha conseguito il dottorato di ricerca e una borsa post dottorato, con ricerche su oreficeria e miniatura gotica, sulla pittura murale in Piemonte e Savoia nel Due e Trecento e sulle fonti medievali utili a ricostruire l'arredo dei castelli sabaudi. Dal 2000 è conservatore a Palazzo Madama.
Paola Elena Boccalatte, storica dell'arte torinese, ha conseguito il diploma di perfezionamento alla Scuola Normale Superiore di Pisa con una ricerca dedicata ai ferri battuti dal Medioevo al Rinascimento. Da tempo collabora con il museo.
Ingresso al museo: intero €12, ridotto € 10, gratuito minori di 18 anni, persone con disabilità e un accompagnatore; ingresso libero per Abbonati Musei Torino Piemonte.
Art Speed Date: € 5
Al termine dell’incontro seguirà l’aperitivo nella splendida cornice della Veranda juvarriana al primo piano del museo.
Si richiede la massima puntualità.
Posti disponibili limitati. Prenotazione obbligatoria: tel. 011.5211788 da lunedì a domenica ore 9-18; e-mail prenotazioniftm@arteintorino.com
Sabato 14 giugno, ore 11.30 Sete di trasparenza: l’architettura al servizio della luce.
Uno scrigno in cristallo di rocca dalle collezioni del Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona
con Enrica Pagella, direttore di Palazzo Madama
In occasione del Festival Architettura in Città 2014, l’Art Speed Date è dedicato a un’opera in prestito per la mostra “Tesori dal Portogallo. Architetture immaginarie dal Medioevo al Barocco”, allestita nella Sala del Senato di Palazzo Madama.
Protagonista del racconto è un raro scrigno in cristallo di rocca, con cui gli artisti veneziani hanno dato forma concreta a un concetto estremo: la trasparenza. Realizzato e giunto a Lisbona all’inizio del Seicento, è un’architettura in miniatura interamente trasparente sospesa tra il passato e il futuro: le sue forme interpretano la sete di luce e di leggerezza che già animava gli architetti gotici; al tempo anticipano le costruzioni in vetro realizzate nell’Ottocento, a partire dal Crystal Palace dell’Esposizione Universale di Londra del 1851, e proseguite dai grandi innovatori della “new architecture” degli anni ‘10 e ’20 del Novecento e poi ciclicamente recuperate fino ai giorni nostri. Nell’estetica modernista costruire con superfici trasparenti diventa metafora della ricerca di verità e autenticità di un contenuto. Lo stesso percorso concettuale governa la storia dello scrigno, trasformato in tabernacolo e sottoposto allo sguardo di tutti per esibire, in una delle principali chiese di Lisbona, l’Eucarestia, la più preziosa Verità.
Il biglietto è valido tutto il giorno e permette di visitare la mostra temporanea, le collezioni e il giardino medievale
Al termine dell’incontro seguirà l’aperitivo (prenotazione obbligatoria: per modalità, vedi sotto).
Sabato 31 maggio 2014, ore 11.30
Lo scalone juvarriano. Architettura di luce
Sabato 31 maggio il racconto è affidato a Francesco Fratta, delegato alla Cultura dell’Unione Italiana Ciechi, che affronterà lo scalone di Palazzo Madama, uno dei capolavori dell’architetto siciliano Filippo Juvarra (1678-1736), nell’ambito della reinterpretazione barocca di Torino.
Lo spazio scenografico verrà raccontato in un’esperienza collettiva inedita da un cieco civile, che inviterà il pubblico ad aprire lo “sguardo” anche degli altri sensi di cui il corpo dispone oltre alla vista, per entrare in una diversa e più intensa relazione con ciò che ci circonda.
Lo scalone di Filippo Juvarra, realizzato nel 1718 su incarico di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, è una costruzione di pura luce, un organismo che vive e si trasforma a seconda delle ore e delle condizioni climatiche della giornata.
Scolpito nella pietra di Chianocco e modellato nello stucco con tenui tinte pastello, lo scalone è una tappa fondamentale del rococò europeo, della sua ricerca di leggerezza e di aspirazione a uno spazio a misura d’uomo, anche quando il luogo assume toni monumentali.
Francesco Fratta, 60 anni, già insegnante di filosofia, cieco civile, è membro della commissione cultura e turismo sociale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e consigliere della sezione provinciale di Torino dell’ente, con delega alla cultura. Da decenni di dedica alla difesa dei diritti dei disabili, in primis per l’accesso ai beni culturali, dai prodotti editoriali, ai musei, ai siti d’interesse storico, naturalistico, artistico e agli eventi. Ha curato mostre e percorsi tattili, contribuito alla realizzazione di manuali scolastici, cooperando con la Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino (CPD), Politecnico, Università di Torino e Cà Foscari, Regione Piemonte e numerose istituzioni culturali per workshop e ricerche.
Fratta sarà al braccio di Catterina Seia, che promuove ricerche e progetti di innovazione sociale attraverso la cultura.
Durante il percorso sarà a disposizione il servizio di interpretariato LIS – Lingua Italiana dei Segni, a cura dell’Istituto dei Sordi di Pianezza.
INFO
- Biglietto di ingresso: Intero euro 12; ridotto euro 10; ingresso libero possessori Abbonamento Torino Piemonte Musei; gratuito minori 18 anni, persone con disabilità e accompagnatore.
- Art-speed date: € 5.
A seguire verrà offerto ai partecipanti un aperitivo al Caffè Madama.
Prenotazione obbligatoria: tel. 011.5211788 da lunedì a domenica ore 9-18; e-mail prenotazioniftm@arteintorino.com
APPUNTAMENTI PASSATI
Sabato 1 marzo, ore 11.30 Eve Arnold e il principio della speranza, con Letizia Tortello, giornalista
Come può una fotografa superare il grande dolore provocato dalla perdita di un figlio alla nascita? Eve Arnold sceglie l’unico modo che conosce: scattare fotografie per un intero lungo inverno in cui afferra i primi cinque minuti di vita di altri bambini nati all’ospedale di Long Island. Il progetto di Eve Arnold, pubblicato sulla rivista “Life”, passa dalla poesia di sguardi e gesti alla meccanicità e ripetizione delle azioni a cui viene sottoposto il neonato e che somigliano alla catalogazione di un’opera d’arte al suo ingresso in una collezione: nome, soggetto, misure, peso, descrizione.
Sabato 8 marzo, ore 11.30 L’Angelo Azzurro e la ragazza dai capelli bianchi: Marlene Dietrich e Eve Arnold, con Lorenza Bravetta, Magnum Photos, Head of Continental Europe
Una sera piovosa del 1952 Eve Arnold riceve il primo incarico di reportage fotografico di una “personalità”: si tratta dell’attrice e cantante Marlene Dietrich, impegnata in una sessione di registrazione delle canzoni che l’hanno resa celebre negli anni della guerra. Per tutta quella notte Eve fotografa l’Angelo Azzurro che, come ricorda la fotografa, “sapeva esattamente come doveva essere fotografata per far emergere la splendida linea delle sue guance, la luminosità degli occhi, l’arco del mento, la bellezza delle sue gambe”. Eve diventerà per Marlene la “white-haired girl”, una fotografa a cui affidare la propria immagine.
Biglietto di ingresso alla mostra: intero euro 8; ridotto euro 5; libero Abbonati Torino Piemonte Musei.
Art Speed date per "Eve Arnold" euro 5,00 da pagare alla biglietteria del museo.
- Sabato 15 Marzo 2014, ore 11.30 Le avventure di Gandolfino, con Gabriele Ferraris, giornalista e blogger @gaboferraris;
Gandolfino da Roreto rappresenta certamente il principale artista attivo ad Asti tra Quattro e Cinquecento: figlio del pittore astigiano Giovanni, si formò su modelli liguri e provenzali e nel corso della sua carriera assimilò i cambiamenti in atto nella pittura della pianura padana, sperimentando le formule proposte dalla pittura emiliana e lombarda.
Palazzo Madama conserva diverse opere del pittore, tra cui una interessante tavola con la Genealogia della Vergine, un tema apocrifo molto diffuso nel nord Europa, con cui Gandolfino si cimentò frequentemente nel corso della sua carriera (Asti, Casale, Grignasco e Torino) e che è forse legato alla devozione mariana dell’ordine francescano. La tavola rappresenta il punto di svolta nella carriera del pittore che, rispetto agli esordi legati alla pittura ligure e provenzale, si orienta verso la cultura artistica milanese.
Nel polittico proveniente dalla cattedrale di Asti, più tardo e frutto della cooperazione con il fiammingo Pietro Grammorseo, si riscontra infine la definitiva investitura di Gandolfino: l’esecuzione a quattro mani sembra infatti un’operazione simbolica, il tentativo di Grammorseo, già attivo a Casale dal 1521, di farsi largo nel mercato astigiano attraverso una collaborazione con il principale pittore della città.
- Sabato 5 Aprile 2014, ore 11.30 Antonello da Messina, Il ritratto d'uomo, con Sertac Yeltekin Vedat, Chief Operating Officer di UniManagement (UniCredit).
Sertac Yeltekin è attualmente il coordinatore di UniManagement, il centro di formazione manageriale del gruppo Unicredit a Torino. Nato e cresciuto in Turchia, vive e lavora da 15 anni in Italia. Dopo aver completato gli studi superiori presso Robert College a Istanbul, si è laureato in economia e scienze politiche presso il Swarthmore College a Filadelfia negli Stati Uniti. Ha ottenuto un master in relazioni economiche internazionali presso la Johns Hopkins University nel suo campus a Bologna. Da più di 20 anni lavora nel settore finanziario in qualità di manager e consulente di strategia aziendale maturando un'esperienza internazionale in diverse aziende tra cui si annoverano Bain & Company Italia, Capitalia e Unicredit.
- Sabato 12 Aprile 2014, ore 11.30 Il Budda di Bamiyan di Eve Arnold, con Maria Leonetti Cattaneo, Presidente Piemonte e Valle d'Aosta FAI - Fondo Ambiente Italiano.
Art Speed date euro 5,00 da pagare alla biglietteria del museo.
- Sabato 10 maggio 2014, ore 11.30
Il ballo della malora: folli e indemoniati tra Medio Evo e Rinascimento. Frammenti da un soffitto decorato del Quattrocento, con Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo e performance artist.
La danza dei folli è una immagine fondamentale della cultura tra Medio Evo e Rinascimento. Nelle rare immagini di questa passione riscontrata in tutta Europa conservate a Palazzo Madama brilla il gusto di un intrattenimento cortese, che sfida le tenebre della notte e della follia.
- Biglietto di ingresso: Intero euro 10; ridotto euro 8; ingresso libero possessori Abbonamento Torino Piemonte Musei; gratuito minori 18 anni.
- Art-speed date: € 5. A seguire verrà offerto ai partecipanti un aperitivo al Caffè Madama.
Si richiede la massima puntualità. Prenotazione obbligatoria: tel. 011.5211788 da lunedì a domenica ore 9-18; e-mail prenotazioniftm@arteintorino.com