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Giornate di studio

  • Attività
  • 27 Settembre 2024 - 30 Ottobre 2024
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Venerdì 27 settembre, ore 9:30 – 13
La valorizzazione digitale degli atlanti di prima generazione
Palazzo Madama, Sala Feste
a cura della cattedra di Glottologia Università degli Studi di Torino
La sessione La valorizzazione digitale degli atlanti di prima generazione è organizzata nell’ambito del Convegno internazionale “Gli atlanti linguistici nazionali. Prospettive di ricerca” nel centenario dell’Atlante Linguistico Italiano che si inaugura il 26 settembre, presso l’Università di Torino, con una tavola rotonda intitolata Attualità degli atlanti linguistici nazionali e prosegue nella mattina del 27, nella Sala Feste di
Palazzo Madama, con la sessione dedicata alla valorizzazione digitale degli atlanti. Al convegno partecipano illustri studiosi italiani e stranieri.


Lunedì 30 settembre, ore 10 – 13
Gli ambienti umidi: fragilità e resilienza al cambiamento climatico
Palazzo Madama, Sala Feste
a cura di Regione Piemonte, Parco paleontologico astigiano, Parco del Po piemontese, CRIP (Centro Referenza Ittiofauna Piemonte).
Il cambiamento climatico è un fenomeno conclamato anche sul territorio piemontese e la Regione Piemonte sta lavorando da qualche anno alla costruzione di una strategia di contrasto. A oggi è stato pubblicato un primo Stralcio di tale documento dedicato alla biodiversità.
Gli ambienti umidi hanno un ruolo importante nel garantire equilibrio e resilienza al territorio rispetto allo stress cui è sottoposto. Con questo incontro si intende raccontare come il cambiamento climatico impatta su tali ambienti e quali Misure possono essere messe in atto per contrastarlo in ambienti meno visibili agli occhi di tutti noi (torbiere, risorgive, etc.) e come altri componenti degli habitat fluviali, oltre all’ittiofauna (macroinvertebrati acquatici, la flora acquatica), siano fondamentali affinché tali ambiti si mantengano in equilibrio dal punto di vista ecologico e quindi siano più resilienti. Esempi di azioni dirette in campo, ci permettono di capire come intervenire in ambienti di questo tipo e come le Aree protette rappresentino dei sistemi di governo del territorio di grande valore: quali attori della Strategia regionale al Cambiamento Climatico, nella tutela e conservazione di habitat e specie, ma anche quali laboratori di sviluppo sostenibile.
Relatori: Gianna Betta (Città Metropolitana di Torino), Alberto Doretto (Università del Piemonte Orientale), Andrea Mandarino (Università di Genova), Alessandra Pollo (Università di Torino), Consolata Siniscalco (Università di Torino).


Mercoledì 16 ottobre 2024 ore 10 – 13 e 14 – 16:30
Connessioni. Il Fiume Po, possibile corridoio ecologico della Pianura Padana
Palazzo Madama, Sala Feste
A cura di Regione Piemonte, Parco paleontologico astigiano, Parco del Po piemontese, CRIP Centro Referenza Ittiofauna Piemonte.
Il Fiume Po rappresenta un elemento di connessione delle regioni del Nord Italia e costituisce un potenziale corridoio ecologico in un ambito territoriale come la Pianura Padana, tra i più antropizzati e frammentati di tutto il Continente europeo. A causa dei cambiamenti climatici e della pressione antropica, questo corpo idrico è sempre più sottoposto a forti pressioni e stravolgimenti che ne stanno compromettendo le caratteristiche ecologiche. Con questo incontro ci si propone di approfondire lo stato di salute del Grande Fiume da diversi punti di vista: la sua importanza come elemento residuo di connessione ecologica, le pressioni a cui sono soggetti habitat e specie, le alterazioni determinate dalle specie aliene e dalla riduzione di portata idrica e il ruolo delle Aree naturali protette della Regione Piemonte impegnate a contrastare tali pressioni.
Relatori: Giuseppe Bogliani (Università Pavia), Stefano Bovero (Ittiologo), Stefano Fenoglio (Università di Torino), Maria Rita Minciardi (ENEA), Mattia Nocciola (fotografo sub). Pomeriggio: Paola Gallani e Fernanda Moroni (AdiPO)/Mirella Vergnani, Federica Filippi, Paolo Piovani (AIPO).


Mercoledì 30 ottobre ore 10 – 18
La gestione del rischio idraulico di fronte ai cambiamenti climatici
Palazzo Madama, Sala Feste
A cura di AIPO Agenzia Interregionale per il fiume Po
Nella seconda metà del '900 e dagli anni 2000 sono state realizzate - e sono ancora in corso di adeguamento, esecuzione o progettazione - fondamentali opere di difesa idraulica lungo il fiume Po e i suoi affluenti (arginature, casse di espansione, chiaviche ecc). Inoltre, i modelli e le tecnologie finalizzati alla comprensione e previsione degli eventi critici hanno conosciuto un enorme sviluppo, accompagnato da forme di coordinamento e interscambio sempre più intensi tra i diversi Enti pubblici coinvolti.
I cambiamenti climatici in corso e il frequente ripetersi di eventi avversi estremi, spesso concentrati in tempi brevissimi e/o su aree delimitate, richiedono però un'ulteriore evoluzione delle strategie di prevenzione e difesa dalle piene, anche avvalendosi di apporti sempre più multidisciplinari.
È dunque necessario, oltre a proseguire nella manutenzione delle opere di protezione esistenti e nella realizzazione di quelle ancora necessarie, interrogarsi sugli strumenti e le migliori modalità, presenti e future, per la gestione del rischio idraulico.

 

Ingresso libero.