GIOVANI COLLEZIONISTI 2009
Concorso per giovani collezionisti residenti in Piemonte
Dal 16 Dicembre a Palazzo Madama esposte le collezioni vincitrici
Perché si colleziona? Quali sono le relazioni tra gli oggetti della collezione e il progetto del collezionista? In che modo e perché le collezioni, da fatto privato, si trasformano spesso in patrimonio pubblico?
Queste le domande che stanno alla base del concorso Giovani Collezionisti.
L’iniziativa, un progetto della Città di Torino e di Palazzo Madama, promuove ed esplora il fenomeno del collezionismo, analizzandone i meccanismi e gli obiettivi per meglio comprendere le collezioni del passato e per trovarne il senso vitale nella società di oggi, creando una nuova rete di contatti tra le collezioni storiche del Museo e il mondo del presente.
Sono emersi alcuni elementi comuni alle 19 collezioni presentate per questa prima edizione del concorso:
Il viaggio, momento di scoperta e di confronto con nuovi mondi e nuove forme, diventa occasione di accrescimento e di valutazione della propria raccolta.
La memoria: per molti è possibile focalizzare un evento preciso e importante della propria vita che ha dato inizio alla raccolta.
Acquisizione: le modalità di raccolta sono le più svariate (viaggi, regali, mercatini). Molto frequente il ricorso alla rete con diversi siti web specializzati.
La passione, viene assecondata da amici e famigliari che contribuiscono all’arricchimento della raccolta.
La condivisione: la collezione è strumento educativo forte e importante momento di condivisione all’interno della famiglia: in alcuni casi gli oggetti raccolti sono passati da una generazione all’altra.
Il concorso ha permesso di aprire una finestra sul mondo delle collezioni dei giovani piemontesi. Nei loro testi, per descrivere le modalità di acquisizione, molti adoperano la metafora della “caccia” che evoca i primi passi dell’uomo sulla terra, quando era cacciatore e raccoglitore: per essere un vero collezionista a questa caratteristica va aggiunta certamente quella di “selezionatore” o “setacciatore”. I collezionisti hanno utilizzato in modo efficace lo strumento della scrittura per comunicare i percorsi, le fasi e le caratteristiche della propria ricerca.
I tre vincitori, e i due premi speciali assegnati dalla giuria ai più giovani partecipanti, si distinguono per l’originalità, la capacità di comunicare la propria collezione, la cura e lo sforzo di dare alla propria raccolta un ordinamento scientifico, e la consapevolezza che non sono il valore pecuniario o la ricchezza, a fare una collezione, ma l’attitudine, la cura, il metodo, l’amore che dedica ad essa il Collezionista.