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Il restauro del dipinto Lo sbarco della Maddalena a Marsiglia

  • Evento
  • 1 Ottobre 2009 - 30 Ottobre 2009
Giovedì 1° Ottobre 2009, Sala del Senato, ore 17.00

Dal 2 Ottobre il dipinto sarà esposto in Sala Acaia nella sua collocazione permanente.

Nell'anno centenario della donazione, proseguono al Museo Civico d'Arte Antica le celebrazioni per l'importante collezione di dipinti del Rinascimento piemontese raccolta da Leone Fontana (1836-1905) donata al Museo nel 1909. Avvocato e studioso degli statuti medievali Fontana, prima di essere eletto senatore aveva ricoperto diversi incarichi nell'amministrazione comunale. La sua passione collezionistica prese forma intorno al recupero della storia pittorica del Rinascimento piemontese.

Le opere della collezione appartengono tutte alla cultura del Rinascimento piemontese e molte sono del pittore originario di Chivasso Defendente Ferrari (attivo all'incirca tra il 1500 e il 1540), cui Fontana aveva dedicato una attenzione molto speciale, preferendolo spesso nella sua ricerca di opere da acquistare.
Di Defendente il Museo Civico custodisce ora alcuni importanti capolavori come la Natività notturna, la Disputa al Tempio, lo Sposalizio della Vergine o lo Sbarco della Maddalena a Marsiglia (inv. 463/D), di cui viene presentato il restauro.

Quest'opera non era stata inclusa nel riallestimento delle collezioni inaugurato nel dicembre 2006, in quanto il suo stato di conservazione aveva imposto di attendere un restauro che andava adeguatamente progettato. A questo scopo, sotto la guida dei restauratori Cesare Pagliero e Roberto Buda, Thierry Radelet e Marco Nicola hanno effettuato alcune indagini scientifiche preliminari, anche con l'impiego di tecnologie di analisi particolarmente avanzate: ultravioletto, riflettografia ad infrarosso, spettrofotometria XRF, radiografia digitale.

Per lo stato dell'opera era preoccupante soprattutto il movimento della tavola di supporto, che nel corso di restauri eseguiti in passato era stata dotata di un sistema di "parchettatura" molto rigido. Questo sistema, impedendo il naturale movimento del legno, aveva provocato alcuni danni anche alla superficie pittorica. Si è ora dotata la tavola di un nuovo sistema a molle, che al contrario potrà garantire una migliore conservazione futura.
Sono stati restituiti, infine, i colori e i dettagli del dipinto -oscurati da vecchie ridipinture e strati di sporco- ora pienamente godibili.


L'intervento è stato finanziato dalla associazione ‘Amici della Fondazione Torino Musei' la quale, tradizionalmente legata alle collezioni della Galleria d'Arte Moderna, ha scelto di dare un primo, forte segnale di affezione e di supporto al Palazzo Madama riaperto.