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Io lo vedo così-II edizione

  • Evento
  • 15 Ottobre 2010 - 30 Novembre 2010
Per il secondo anno consecutivo Palazzo Madama invita tutti i visitatori a cimentarsi con la fotografia in museo, partecipando al concorso "Io lo vedo così".
Per il museo le fotografie dei visitatori sono un patrimonio importante: costituiscono, infatti, un punto di vista inedito sulle collezioni e su Palazzo Madama; suggeriscono nuove idee sulle modalità di esposizione e spesso svelano particolari amati dal pubblico dei quali il museo non era a conoscenza.
Per questo il concorso fotografico non è occasione di puro gioco o solo di competizione tra fotografi: è un invito a guardare il museo attraverso il proprio obiettivo, raccontandoci cosa è Palazzo Madama dal punto di vista di chi lo visita, lo conosce e lo ama.

Quest'anno abbiamo deciso di dare al concorso un tema specifico: in un primo momento avevamo pensato al tema della "parola", ma, in un ragionamento quasi per antitesi sul linguaggio e sulle modalità di espressione, siamo arrivati invece a scegliere "il gesto".
Nelle opere esposte lungo il percorso espositivo i gesti dei personaggi si susseguono di continuo; i nostri, quelli dei visitatori e dello staff, fanno da controcanto a quelli immobili ma pur sempre comunicativi delle sculture e dei dipinti.
La sfida che vi lanciamo, perciò, è di cercare, riconoscere e raccontare questi gesti, e costruire insieme un racconto silenzioso, ma estremamente comunicativo, del museo visto da voi.

I gesti nell'arte e i gesti di oggi

I gesti delle sculture e dei dipinti antichi erano facilmente comprensibili per i fedeli e gli spettatori del passato: la popolazione aveva un vocabolario non scritto, imparato nella quotidianità e fissato dalla prassi, che permetteva loro di decodificare in parole i movimenti delle mani e del corpo dei personaggi raffigurati. Oggi abbiamo perduto la memoria di questi gesti, che spesso però hanno assunto un significato diverso nella nostra vita quotidiana.
La gestualità di oggi, particolarmente spiccata nel popolo italiano, è stata recentemente oggetto di un articolo del Guardian: tra il serio e il faceto, il quotidiano fornisce ai turisti inglesi un vademecum dei gesti più comuni degli italiani.
Il linguaggio delle mani è anche il linguaggio dei non udenti: attraverso le parole e i movimenti delle labbra le persone non udenti hanno un linguaggio di segni per comunicare.

Invitiamo perciò i nostri visitatori a esplorare questi linguaggi, a cercare differenze e parallelismi, a interpretare i gesti delle opere e confrontarli con i gesti della nostra vita quotidiana.
Il concorso è aperto dal 15 ottobre al 30 novembre 2010.

Qualche esempio...
FOTO 1

Pollice, indice e medio sollevati: cosa sta facendo Cristo al centro del paliotto di Courmayeur? Il segno della vittoria? Indica il numero tre? Per i fedeli che osservavano la scultura nel Duecento, quel gesto aveva un chiaro significato: Cristo sta parlando, quello è il gesto imperioso del principe che prende la parola, derivato dalle rappresentazioni degli imperatori romani nell'atto di impartire un ordine. Con il tempo il concetto di divinità si addolcì, sostituendo al Cristo giudice e re quello del Cristo uomo del dolore, misericordioso e comprensivo. Il gesto divenne dunque simbolo di benedizione, lo stesso che il sacerdote usa ancora oggi durante le benedizioni cattoliche.
FOTO 2

Anche il gesto di congiungere le mani in preghiera ha origini più antiche, in comune con il modo di dire "mi metto nelle tua mani". Entrambe queste espressioni fanno riferimento all'antico rituale di vassallaggio: il vassallo, inginocchiato davanti al signore, poneva le sue mani in quelle del superiore, promettendo così eterna fedeltà e ricevendo in cambio protezione e benvolere.

FOTO 3

Questo dipinto rappresenta una scena precisa del racconto biblico: Dio manda ad Abramo tre angeli per annunciargli la futura maternità di Sara, sua moglie, e per ordinargli che "egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto" (Genesi, 18, 19) Il dito puntato in alto dell'angelo in primo piano indica proprio il gesto del comando, la volontà del potere divino che ordina; Abramo, inginocchiato in primo piano, ripete lo stesso gesto: questo indica obbedienza, sottomissione, recepimento del comando.
Attenti però a ripetere oggi lo stesso gesto, il dito indice puntato in alto, se vi trovate negli Stati Uniti: qualcuno potrebbe offendersi per la vostra espressione poco gentile!


Come scattare le fotografie
Le foto, scattate in digitale o su pellicola (ma poi digitalizzate per essere inserite su Flickr), dovranno avere una risoluzione minima di 72 dpi.
Il tema è il gesto, perciò meglio dei close-up sui dettagli delle opere inerenti al tema (mani, braccia, movimenti) che le foto degli interi. Stesso discorso per i gesti delle persone: meglio il dettaglio chiaro del gesto che una foto panoramica o d'insieme.
Se volete approfondire la conoscenza dei significati dei gesti nelle opere medievali e rinascimentali,
vi consigliamo di leggere questi due libri: Chiara Frugoni, La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo, Einaudi, Torino, 2010; Andé Chastel, Il gesto nell'arte, Laterza, Bari 2008.
I due volumi saranno messi a disposizione del pubblico in Sala relax, in consultazione. Non siete però obbligati a seguire questa pista: potete scegliere i gesti anche in base al vostro gusto o a ciò che vi comunicano. Potete fotografare gesti di persone in museo; gesti di persone in rapporto ai gesti delle opere...
Nel 2011, nell'ambito delle celebrazione per l'unità d'Italia, il museo organizzerà un percorso attraverso le collezioni proprio dedicato al gesto: le vostre fotografie potranno essere usate per illustrarlo, con didascalie e pannelli.


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I PREMI:

1° classificato: (valore indicativo € 300) Macchina fotografica Nikon Coolpix L110; Borsa Apoleonia da stendardi di Palazzo Madama
2° classificato: (valore indicativo € 200) Macchina fotografica Nikon Coolpix S4000; cofanetto Regala una visita guidata esclusiva
3° classificato: (valore indicativo € 100) Macchina fotografica Nikon Coolpix L22


I PREMI SONO GENTILMENTE OFFERTI DA ADITUS, DS21 DIGITAL SISTEM, GRAFFITI MULTIMEDIA e da APOLEONIA

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Per approfondire...
Chiara Frugoni, La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo, Einaudi, Torino, 2010
Andé Chastel, Il gesto nell'arte, Laterza, Bari 2008. 
Desmond Morris, L'uomo e i suoi gesti : la comunicazione non-verbale nella specie umana, Milano, Mondadori, 1978