Domenica 6 maggio, ore 16.00 Il profumo, i suoi diversi significati e usi nel corso dei secoli diventano il filo conduttore dell’itinerario che illustra alcuni dei duecento oggetti esposti, tra oreficerie, vetri porcellane argenti e trattati scientifici. Si parte dalle civiltà egizia e greco-romane in cui il profumo era simbolo di immortalità e veniva associato alle divinità, per arrivare in epoca al Medievale, dove rare sono le testimonianze di utilizzo di sostanze odorifere per lo più legate alla sfera sacra o terapeutica. Si prosegue con le influenze della civiltà islamica, da cui arrivarono nuove conquiste tecnologiche, come il perfezionamento dell’arte della distillazione compiuto da Avicenna, mentre per l’età rinascimentale saranno illustrati gli usi di profumi e fragranze da parte delle classi sociali più elevate fino al Seicento, epoca in cui si conferma il primato della produzione francese, testimoniato da flaconi di vetro e porcellana. La mostra si conclude con la presentazione di flaconi del Novecento, tra cui spiccano quelli creati da René Lalique per François Coty e di Baccarat per Guerlain. A solleticare l’olfatto le fragranze di Luca Maffei proposte all’interno delle sale del museo.
Costo: 5,00 euro (più biglietto di ingresso al museo - gratuito per i possessori di Abbonamento Musei) Prenotazione obbligatoria: 011.5211788 prenotazioniftm@arteintorino.com