La mostra racconta Margherita di Savoia (Torino 1851 – Bordighera 1926) è stata la prima regina dell’Italia unita. Fin dalle nozze con il principe Umberto, seppe conquistare il cuore degli Italiani e, con la propria popolarità, contribuì a costruire il sentimento di identità della nazione intorno alla corona dei Savoia.
Il più grande cantiere di restauro di un bene pubblico nel cuore della città riporterà la facciata juvarriana al suo antico splendore, grazie alla sinergia tra due istituzioni: la Fondazione Torino Musei, da sempre impegnata nella tutela, conservazione e valorizzazione dei beni museali, e laFondazione CRT, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama
In occasione del Comitato interministeriale per gli Affari Esteri celebrato a Torino il 19 e 20 maggio 2022, la Città di Torino, la Regione Piemonte e Palazzo Madama con la Fondazione Torino Musei hanno promosso il progetto Europa. L'illustrazione italiana racconta l'Europa dei popoli, con il sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura. Sedici illustrazioni originali realizzate da altrettanti illustratori italiani sono state dedicate ai valori promossi dal Consiglio d'Europa e collocate su striscioni bifacciali che hanno dato vita a due luoghi solenni di Torino: i portici di Piazza San Carlo e di Via Po.
Al termine della Presidenza italiana del Consiglio d'Europa, il 19 e 20 maggio 2022 Torino ha celebrato il Comitato Interministeriale per gli Affari Esteri: il 19 maggio Palazzo Madama ha ospitato nella sua Sala delle Feste i Ministri degli Esteri dei 46 Stati membri Stati del Consiglio europeo. La Presidenza italiana si è concentrata sulla tutela del patrimonio culturale, dei diritti sociali, dello sport, del diritto alla salute, dell'emancipazione femminile, del diritto dei minori e della promozione delle politiche per i giovani.
A maggio 2022 avviene la sperimentazione con il pubblico di innovative esperienze culturali abilitate dalla rete 5G, ultima fase del progetto finanziato dall’Unione Europea 5G-TOURS “5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS” avviato nel 2019 in collaborazione con Città di Torino, TIM ed Ericsson: visita guidata con R1, robot umanoide progettato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, esplorazione dello scavo archeologico da remoto con il supporto del Minirobot Double 3; esperienza di gioco e osservazione attraverso visori Meta Quest, visita con il supporto di contenuti multimediali e modelli 3D ad altissima risoluzione.
Dal 5 al 14 maggio 2022 in occasione dell’Eurovision Song Contest 2022 Palazzo Madama ospita Casa Italia: Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Turismo Torino e Provincia e Visitpiemonte si sono unite per accogliere e raccontare la città e il territorio regionale con un ricco programma di eventi dedicati. La Corte Medievale diventa sede del Media Centre; la Veranda juvarriana e il Giardino Medievale offrono momenti di incontro con la gastronomia piemontese.
Per tutto il mese di marzo 2022, due classi prime della secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini vivono Palazzo Madama come ambiente didattico di riferimento: l’aula si trasferisce in museo, dove gli insegnanti sono chiamati a servirsi delle collezioni e degli ambienti del palazzo per consolidare competenze e attivare nuovi percorsi di apprendimento. Il progetto è una prima sperimentazione che intende ampliarsi al territorio dell’intera città.
Il 4 luglio 2019 la Fondazione Torino Musei ha acquistato presso la casa d’aste Christie’s di Londra il servizio in porcellana da tè e cioccolata detto “Servizio del Re di Sardegna”. Il servizio, dipinto da Johann Gregorius Höroldt, è tra i più importati realizzati dalla manifattura di Meissen: nel 1725 fu donato personalmente dal sovrano Augusto il Forte a Vittorio Amedeo II di Savoia, re di Sardegna.
Ha insegnato Storia dell’arte prima all’Accademia di Belle Arti di Palermo e poi all’Accademia Albertina di Torino, dove è stato direttore per due mandati dal 2005 al 2011, contribuendo al rilancio di questa storica istituzione e dell’annessa Pinacoteca d’arte Antica. Dal primo aprile 2016 al 31 agosto 2019 è stato direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.
Dal 1 settembre 2014 Palazzo Madama e la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus danno il benvenuto culturale ai circa 8000 bambini che nascono ogni anno al Sant’Anna di Torino, il più grande ospedale ginecologico e ostetrico d’Europa. Nati con la Cultura permette ai bambini e ai loro accompagnatori adulti di entrare gratuitamente in museo nel primo anno di vita, Da Palazzo Madama il progetto si amplia nel corso degli anni ad altri musei piemontesi e italiani.
In occasione del 150° anniversario del Museo Civico di Torino, la Fondazione Torino Musei, grazie al contributo di più di 1500 donatori e attraverso la prima campagna di crowdfunding organizzata da un’istituzione museale in Italia, ha acquistato a Londra presso la casa d’aste Bonhams un prestigioso servizio da tè, caffè e cioccolata in porcellana di Meissen, già appartenuto alla famiglia d’Azeglio.
Palazzo Madama festeggia il 150° anniversario dell'Unità d'Italia con la ricostruzione della Grande Aula del Senato che, a partire dal 1848, ospitò al piano nobile di Palazzo Madama il Senato Subalpino e poi, tra il 1861 e il 1864, il primo Senato del Regno d'Italia. Il progetto è realizzato grazie al significativo contributo della Fondazione CRT e del Comitato Italia 150, in collaborazione con il Teatro Regio di Torino ed è inserito nel programma Esperienza Italia 150.
Mostra, dal 23 novembre al 23 gennaio. Il percorso espositivo accompagna il visitatore attraverso la produzione di bijoux realizzati negli Stati Uniti tra gli anni '30 e gli anni '70, con alcuni esemplari anche degli ultimi anni. Sono esposti circa 300 esemplari provenienti dalla Collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Leggi la scheda della mostra
Dopo quello del Borgo Medievale, costruito nel 1998, anche il fossato che corre tutto intorno alla fabbrica di Palazzo Madama si prepara ad accogliere quella che sarà una nuova area verde del centro. Dalla primavera 2011 piazza Castello si arricchirà di alberi, prati, piante medievali ed alberi da frutta.
A distanza di 12 anni dall'intervento del 1997-98, si effettua un nuovo consolidamento delle superfici lapidee e degli intonaci, grazie al contributo della Regione Piemonte. Parallelamente, i cittadini sono invitati a seguire i lavori e a comunicare con il Museo tramite Internet, ma anche lasciando messaggi direttamente sui pannelli di copertura del cantiere.
Mostra, dal 23 marzo al 22 agosto. Allestita grazie ai prestiti di collezionisti privati, che rendono eccezionalmente disponibili al pubblico pezzi altrimenti preclusi alla visione, propone oltre 100 sculture in ceramica, affiancate da numerosi gessi preparatori, disegni e bozzetti che permettono al pubblico di apprezzare la qualità artistica della produzione Lenci e di coglierne le diverse fasi produttive, da quella creativa degli artisti alla realizzazione industriale. A cura di Valerio Terraroli e di Enrica Pagella.
Mostra, dall'1 dicembre al 14 febbraio. Sono in esposizione tre importanti servizi da tavola in porcellana del Settecento, provenienti dal Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, realizzati dalle più famose manifatture europee, Berlino, Sèvres e Wedgwood, su commissione o per essere donati agli zar. Protagonista della mostra è Caterina la Grande, principessa tedesca che aveva sposato lo zar Pietro III e stretto rapporti diretti con i grandi protagonisti dell'Illuminismo europeo.
L'iniziativa promuove ed esplora il fenomeno del collezionismo, analizzandone i meccanismi e gli obiettivi per meglio comprendere le collezioni del passato e per trovarne il senso vitale nella società di oggi, creando una nuova rete di contatti tra le collezioni storiche del Museo e il mondo del presente. Dal 16 dicembre al 1° marzo restano esposte a Palazzo Madama le collezioni vincitrici.
Per favorire la conoscenza delle collezioni e del Palazzo, i visitatori sono invitati a raccontare al Museo come vivono la loro esperienza di visita, insieme ad amici e familiari, attraverso la fotografia.
Mostra, dal 7 aprile al 5 luglio. A cura di Clelia Arnaldi di Balme e Franca Varallo, l'esposizione nasce da un approfondimento di studio delle collezioni di Palazzo Madama, in particolare dei fondi grafici e delle raccolte di tessili, tra i quali sono state individuate le opere relative ai festeggiamenti di corte in Piemonte dalla metà del Cinquecento al primo Settecento. Intorno a questo nucleo si è costruito un percorso di oggetti di musei, biblioteche e archivi italiani e stranieri.
Nell'ambito del programma Museum as Places for Intercultural Dialogue (Map for ID), il progetto coivolge, con attività in classe e attività in Museo, 50 persone del CTP Drovetti dai 16 ai 60 anni e provenienti da Albania, Brasile, Camerun, Cuba, Italia, Marocco, Moldavia, Perù, Repubblica Popolare Cinese, Romania e Ucraina.
La visita di Palazzo Madama si arricchisce con l'allestimento permanente della raccolta di terrecotte architettoniche, la più ricca e importante del Piemonte per varietà e numero di pezzi, ora collocata nella sala del muro romano con una selezione di 40 oggetti che documentano lo sviluppo nei secoli di motivi decorativi e tecniche esecutive.
Mostra, dal 29 luglio al 28 settembre - Cinquanta opere di varia tipologia (piatti, alzate, vasi, brocche, scatole, capezzali, presepi, stipi medaglieri, calici, ostensori, lampade) e provenienza (dimore patrizie, cattedrali, cappelle private), databili tra Cinquecento e Settecento, caratterizzate da una sofisticata decorazione che associa l'oro alle incrostazioni in corallo. Il progetto dell'esposizione è di Clelia Arnaldi di Balme e di Simonetta Castronovo, curatori rispettivamente delle collezioni di arte barocca e di arti decorativa del Museo, sviluppando una proposta dell'Associazione Europiemonte.
Mostra, dall'8 aprile al 6 luglio. Inserita nel programma di Torino World Design Capital, e curata da Enrico Morteo, l'esposizione mira a dare il senso del percorso compiuto dall'artista, per il quale disegno, pittura, grafica e design fanno tutti parte di un unico processo creativo ed interpretativo. Nella dimensione dei suoi progetti, l'antico e il moderno, Rinascimento e Bauhaus si coniuganno e diventano materiali con cui costruire una nuova realtà.
L'intervento permette di valorizzare l'importante scultura lignea policroma, riferita ad un ignoto maestro attivo nella Germania meridionale tra la fine del Quattrocento e l'inizio del secolo successivo. Prima del suo ingresso in Museo, l'opera era appartenuta alla collezione del marchese Emanuele Tapparelli d'Azeglio.
Teli, parati da arredo, di pianete e borse liturgiche, di accessori di abbigliamento, databili tutti tra la metà del XVI e la fine del XIX secolo, vengono sottoposti ad operazioni di pulitura e di consolidamento, in preparazione del nuovo allestimento della sala dei tessuti.
Omaggio al Piemonte, ai luoghi e agli uomini che in modo diverso e in epoche successive hanno incrociato i loro destini con il Museo Civico d'Arte Antica. Ogni mese è dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale di una diversa provincia con percorsi speciali a tema e ingresso speciale per i cittadini provenienti dalla provincia del mese.
L'occasione del soggiorno torinese è "The U.N. Torino Retreat 2007", una sorta di ritiro strategico che riunisce i rappresentanti dei più importanti programmi mondiali (Unicef, Ilo, Unesco ...) con lo scopo di analizzare e pianificare le future strategie del Segretariato dell'Onu.
Mostra, dal 27 febbraio al 27 maggio. Dedicata all'incontro della civiltà ellenistica con quella mesopotamica, quella iranica e quella del subcontinente indiano, l'esposizione, accolta nella sede di Palazzo Madama, si presenta come un'occasione per far conoscere materiali da Seleucia per lo più inediti (terrecotte, ceramiche, monete, oggetti in metallo o vetro), delle collezioni del Museo, opere d'arte e d'artigianato dall'Oriente seleuco-partico, provenienti da grandi musei internazionali e i rilievi in scisto rinvenuti nella regione del Gandhara e conservati nel Mao.
Con la riapertura di Palazzo Madama il museo si trova ad affrontare una nuova realtà, con nuove sfide. Si aprono nuove ricerche per approfondire la conoscenza delle opere presenti in Museo, in particolare le arti decorative; si lavora a costruire una rete di lavoro con altri enti cittadini, quali l'Università e altri musei, italiani ed esteri. Si intensifica il lavoro dei Servizi Educativi e si potenziano i servizi al pubblico. Si apre una nuova stagione di mostre e attività. Il Museo punta a ritornare a essere, insomma, cuore pulsante della vita cittadina, sia culturale che civile.
Il museo continua negli anni ad accrescere il patrimonio, con acquisti mirati di oggetti strettamente legati alle collezioni, al territorio e alle arti decorative; importanti donazioni concorrono poi a mantenere vivo il patrimonio anche in periodi di crisi, quando è difficile acquisire opere sul mercato.
La critica riferisce l'opera al pittore napoletano, allievo del Ribera. L'alta qualità pittorica di questa tela, testimoniata anche dall'esistenza di diverse repliche coeve, difficilmente si riscontra nelle altre sue opere note. Si rivela qui una congiunzione equilibrata di classicismo e naturalismo.
Il 16 dicembre, dopo 19 anni di restauri, Palazzo Madama torna a riempire il vuoto che la chiusura aveva comportato per la città.
Dal 10 al 26 febbraio la Città assegna al Comitato Olimpico i locali del piano terra e del primo piano del Palazzo per la realizzazione della sua sede ufficiale. Questa scelta rappresenta l'occasione per una nuova presentazione pubblica, nel periodo natalizio, della veste architettonica del monumento non ancora interessato dagli allestimenti e dalle collezioni del Museo.
Mostra, dal 7 febbraio al 14 maggio. Un itinerario alla scoperta della cultura figurativa nelle terre dell'antico ducato di Savoia: i committenti, gli artisti, le trame della vita quotidiana, i percorsi della devozione. Pitture su tavola, manoscritti miniati, ricami, oreficerie ed intagli raccontano l'evoluzione delle forme dal Gotico Internazionale agli albori del Rinascimento lungo le vie di passo tra Italia e Francia.
L'intervento si focalizza sulla stabilizzazione del supporto ligneo, una tavoletta di pioppo spessa pochi millimetri, e sulla leggibilità dell'opera, resa difficile dell'alterazione cromatica e dell'ossidazione degli strati di vernice che ricoprivano il Ritratto. Il 7 giugno 2007 si svolge alla Reggia di Venaria un convegno dedicato al restauro del dipinto.
Mostra, dal 21 settembre all'1 gennaio. L'esposizione, presso le sale della Galleria Sabauda, è dedicata al pittore Jan Kraeck, italianizzato in Giovanni Caracca, attivo al servizio di Emanuele Filiberto e di Carlo Emanuele I. Una sezione della mostra è dedicata all'immagine della corte affidata a miniature ed oggetti preziosi.Tra questi due cammei con i ritratti di Margherita di Valois e Carlo Emanuele I, acquistati dal Museo Civico di Torino alla vendita dei beni di Maria Beatrice di Savoia, e una rara lastra in ardesia con il ritratto del duca entro la croce dei santi Maurizio e Lazzaro, dello stesso museo.
Alberto Bruni Tedeschi, imprenditore, collezionista e compositore, fa parte del Comitato direttivo del Museo Civico d'Arte Antica dal 1954 al 1965, cui dona alcune opere. Il contributo più consistente avviene dopo la sua morte, quando nel 2005 la famiglia decide di donare al Museo la collezione di 150 miniature del Sette e Ottocento, raccolta da Alberto nel corso della sua vita e oggi esposta al primo piano di Palazzo Madama.
Mostra, dal 14 settembre al 14 novembre. Con l'esposizione viene presentato al pubblico un importante acquisto destinato alle sale del Museo Civico d'Arte Antica di Torino. Si tratta del cofano con medaglioni profani in smalto di Limoges appartenuto al cardinale di Guala Bicchieri (1160-1227), un'importante testimonianza dell'arte medievale del Duecento. In attesa della fine dei lavori di restauro, l'opera viene mostrata a Palazzo Reale.
Lo scrigno, realizzato in una bottega orafa di Limoges, è particolarmente prezioso anche perché apparteneva al cardinale vercellese Guala Bicchieri (1160-1227), personaggio storico di primo piano e fondatore dell'abbazia di Sant'Andrea di Vercelli, da dove l'opera proviene.
Mentre procedono i lavori sulla fabbrica e vengono completati gli interventi sulle superfici decorate e le opere edili, si considera la necessità di un recupero filologico dell'allestimento della sezione delle Arti Decorative, al secondo piano, con la rimessa in funzione delle vetrine storiche. Il progetto della sistemazione degli oggetti comincia a prendere una veste definitiva.
Mostra, dal 14 dicembre al 2 marzo. Per la prima volta si offre l'occasione per ammirare le più suggestive opere della collezione etnografica del Museo Civico d'Arte Antica di Torino, ritirate dal Museo Civico di Numistatica, Etnografia ed Arti Orientali, chiuso dal 2001. Oceania, Africa, Medio Oriente, America Precolombiana, Pakistan sono le diverse provenienze delle numerose e straordinarie opere che negli anni sono entrate a far parte delle collezioni del museo grazie alle donazioni di collezionisti e viaggiatori. Parte delle raccolte etnografiche sono attualmente esposte al Mao.
Mostra, dal 15 maggio al 3 novembre. Grazie alle opere più importanti della collezione d'arte orientale della Fondazione Agnelli, mai esposte in pubblico, cinquemila anni di arte cinese sono rappresentati nel Salone del Senato. A cura di Carlo Viano, con la collaborazione di Guido Nicelli e Alessandra Serafini.
Mostra, dal 6 dicembre al 3 marzo. La vasta esposizione illustra parte della ricca collezione dell'istituzione senese Santa Maria della Scala, con oreficerie, miniature, reliquiari e tessuti che ricostruiscono la tradizione reliquiaria a Siena tra Medioevo e Rinascimento.
2001 - Gugliemo Caccia detto il Moncalvo, Cavaliere che abbraccia una figura (la morte?) (Circa 1605) Acquisto Le caratteristiche del disegno corrispondono puntualmente a quelle di uno già posseduto dal Museo Civico con l'incoronazione di un cavaliere (4649/DS), acquistato nel 1995. Benchè anche nel caso di questo disegno non si conosca l'esatta identificazione del soggetto, l'accostamento delle due opere permette di supporre l'esistenza di un ciclo di storie incentrato sul ruolo del medesimo eroe.
La mostra, allestita nella Sala del Senato, si compone per gran parte di opere delle collezioni medievali del Museo, negli anni arricchitesi con acquisizioni che hanno salvato dalla dispersione sculture monumentali ma anche arredi lignei e cornici in cotto, testimonianza di una secolare tradizione artigiana. L'occasione, contestuale alla prima riapertura dell'avancorpo juvarriano e della Corte Medievale, serve anche a rendere visibile al pubblico che il "cantiere Palazzo Madama", aperto nel 1988, prosegue in maniera efficace.
Il Comune sgombera il piano terra di Palazzo Madama per iniziare gli scavi che riporteranno alla luce i resti della porta e della strada romana. Un precedente scavo archeologico, condotto a fine Ottocento da Alfredo D'Andrade nella sala detta "il Voltone", li aveva identificati e "sigillati", pur lasciandoli accessibili, sotto la pavimentazione. La Peota reale, l'imbarcazione da cerimonia fatta costruire a Venezia nel 1730 da Carlo Emanuele III di Savoia, viene portata via e diretta ai laboratori di restauro della ditta Nicola, ad Aramengo d'Asti. Oggi si trova in comodato presso il deposito della Venaria Reale.